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mercoledì 1 giugno 2011

L'ESTATE: COME COMPORTARSI IN VACANZA

L'estate è alle porte ed è ora di pensare alle vacanze per noi e i nostri figli!
Non è sempre facile però per un genitore, che non è abituato a passare tutto il giorno insieme al proprio figlio, riuscire a gestire al meglio il tempo e l'educazione durante questo periodo di relax.
Vediamo allora qualche consiglio per sfruttare al meglio il tempo delle vacanze e dedicarci ai nostri bambini e la loro crescita!
 
"Come mettere a frutto l’estate"
        (di Maria Viejo,  traduzione a cura di Maria Alonso e Roberto Macciò - Far Famiglia, Roma)

Le vacanze estive non devono servire soltanto per divertirsi e giocare.
Questo tempo “extra” può essere ideale perché nostro figlio cominci a perfezionare certe facoltà e possa aumentare il suo giudizio e autonomia. Anzi, possiamo approfittare del periodo di vacanza per offrirgli tutte le occasioni necessarie per “mettere in pratica” le sue nuove capacità mentre gli assicuriamo il nostro sostegno con tutto il nostro amore.

PROPORGLI DELLE ATTIVITA’
E’ evidente che il bambino, ormai vicino ai quattro o cinque anni, non ha bisogno di noi allo stesso modo di quando era neonato. Alla sua età è imprescindibile proporgli delle attività e dargli autonomia. Comunque, si trova in un periodo molto sensibile per l’apprendimento e noi dobbiamo offrirgli tutte le opportunità che possiamo affinché il bambino si perfezioni in questa difficile arte. E’ vero che, in questi casi, ci vuole tanta immaginazione ed entusiasmo, oltre ad una buona dose di perseveranza, ma non c’è dubbio che, se permettiamo al nostro piccolo di avere iniziativa, rafforzeremo chiaramente il suo sviluppo.
Ogni giorno, il bambino sarà un po’ più maturo, più indipendente ed autonomo.


MATURARE “DA SOLO”
A volte può esserci il pericolo che noi, come genitori, soprattutto adesso che abbiamo il tempo, cadiamo nella tentazione delle cure eccessive, limitando così il suo processo di maturazione naturale. “Non aprire il rubinetto!” “Non salire lì!”…Ogni volta che aiutiamo un bambino, facendo quello che lui può fare senza di noi, stiamo frenando o deviando il suo sviluppo.
E’ vero che lo facciamo con la migliore delle nostre intenzioni, ma stiamo ostacolando il suo progresso.
Il nostro ruolo non è controllarlo. E’ seguirlo e stimolarlo. Proprio per questo, in questo tempo “extra” dobbiamo pensare ad una strategia che permetta a nostro figlio di rinforzare le sue facoltà.
Adesso non abbiamo tanta fretta, non ci preoccupa né il lavoro né l’ora d’andare a scuola, perciò possiamo permetterci il lusso di investire il nostro tempo per “aspettare” che il nostro piccolo faccia le cose da solo.


RAFFORZARE L’AUTOSTIMA
Adesso è anche il momento giusto per rafforzare la sua autostima. Un bel trucco per aumentarla è proporgli delle piccole mete ogni giorno.Un giorno sarà il preparare la sua borsa per andare in spiaggia, un altro l’essere responsabile di raccogliere il suo secchio e la sua paletta quando finisce di giocare e così via. Dopo ogni piccolo “lavoro” il nostro migliore elogio e sorriso, anche se non è riuscito tutto alla perfezione.
In questo modo il bambino non solo si accetterà così com’è, ma cercherà anche di migliorare giorno dopo giorno. Il nostro orgoglio nei suoi confronti sarà la migliore motivazione.


I SUCCESSI DEL GIORNO
Pertanto il bambino ha bisogno, più di ogni altra cosa al mondo, della nostra motivazione; ha bisogno che lo spingiamo a fare cose sempre  nuove.
Se lo lasciamo stare per conto suo, senza che lui osi fare niente da solo, è come se lo abbandonassimo in un grande deserto. Ci staremo chiedendo come realizzare questo compito. Ebbene, è molto facile: proponendogli nuove attività. E’ il momento di incoraggiarlo, di proporgli chiare esperienze che lo aiutino a raggiungere piccole mete e, naturalmente, di osservare ogni suo “successo” raggiunto alla fine della giornata per motivarlo a continuare a lavorare.


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